Qualità

Casa San Pio X

Lo scopo principale della Casa San Pio X è di offrire alle persone anziane un ambiente di vita sereno, accogliente e sicuro e di prendersi cura di loro con rispetto, stima e amore, secondo i principi della spiritualità del suo fondatore, san Luigi Guanella.
• Prendersi cura della persona in stile guanelliano è “specialmente opera di cuore”, perché è un processo che mette in comunicazione il mondo delle persone in un continuo scambio di pensieri, affetti e aiuto.
• Prendersi cura è mettersi al servizio della persona in tutte le sue dimensioni, da quella fisica a quella psicologica e spirituale, per sostenere e promuovere.
• Prendersi cura è una relazione desiderata, voluta e amichevole, in cui si offre all’altro un costante accompagnamento nella riscoperta del valore della propria vita e delle proprie risorse, nonostante i limiti che l’età o la salute possono avere determinato.
Le suore, Figlie di Santa Maria della Provvidenza e gli operatori laici, cooperano per mantenere alta la qualità umana e professionale del servizio.
Operiamo in una “Casa” per indicare l’impegno con cui si vuole salvaguardare uno stile di famiglia nei rapporti e nell’organizzazione. La nostra è una realtà complessa per la presenza di molteplici operatori, con incarichi e competenze diverse, che condividono l’obiettivo di prendersi cura della persona anziana e dei suoi bisogni con interventi integrati di tipo socio-assistenziale, sanitario e riabilitativo. Questo comporta un delicato livello d’ordine e d’intesa da assicurare sia a livello orizzontale con i colleghi e gli altri operatori, sia a livello verticale, nel gestire i ruoli di dipendenza da una autorità e di responsabilità nei confronti di altri collaboratori. Ognuno è coinvolto in una ricca trama di relazioni, che esigono l’impegno personale a gestire in modo sano e costruttivo il proprio stare e fare con gli altri.
Intendiamo attuare gli obiettivi fondamentali della nostra Casa nello stile quotidiano di servizio, attingendo alla forza della carità, sorgente delle disposizioni interiori e dei criteri operativi, che possiamo riassumere nei seguenti punti chiave.
• Circondare di affetto le persone: ha infatti priorità di tempo e di importanza nel nostro stile di servizio alle persone che l’amare viene prima del curare. Da questa disposizione scaturiscono l’accoglienza e l’attenzione verso ogni singola persona.
• Offrire aiuti concreti che favoriscano il benessere integrale: sono necessari per affrontare le limitazioni e le difficoltà dovute all’età e allo stato di salute. Occorre ricercare con creatività i modi giusti per migliorare la qualità di vita.
• Prevenire quanto può ostacolare e promuovere le potenzialità delle persone: ciò avviene mediante un’opera costante di mantenimento e di rinvigorimento, nelle persone e nell’ambiente, delle risorse fisiche, psicologiche e morali.
• Incoraggiare e accompagnare le persone nella condivisione della vita quotidiana: attraverso una presenza assidua e vigilante, una paziente e continua azione di stimolo e gratificazione, per farci compagni di viaggio nel rispetto della libertà di ognuno.
L’implementazione del Sistema di Gestione della Qualità (SGQ) si radica nei principi sopra esposti, poiché crediamo che la qualità prima di essere un insieme di tecniche e di strumenti sia un sistema di valori, una visione generale che ha come priorità assoluta la centralità della persona.
Direzione, operatori e comunità religiosa condividono la volontà di promuovere e proteggere i diritti delle persone anziane che la Casa San Pio X accoglie, al fine di garantire una presa in carico professionale e assicurare loro una buona qualità di vita.
Gli obiettivi che ci poniamo sono parte integrante della politica di gestione della qualità che definisce le linee guida dell’attività quotidiana di assistenza e cura:
• Saper “guardare alle persone”, individuando e monitorando le esigenze e i bisogni delle ospiti in modo da garantire una corretta e efficacie presa in carico
• Mantenere, sempre, l’ospite e la sua famiglia al centro del focus dell’attenzione
• Improntare le relazioni all’interno della Casa secondo i criteri di familiarità guanelliana
• Stabilire obbiettivi personalizzati per ogni singolo ospite integrandolo sempre in un progetto globale di benessere della persona
• Intensificare e sostenere all’interno della Casa la cultura del lavoro in équipe
• Stigmatizzare la “deparcellizzazione” del lavoro, evitando di mettere gli operatori in condizione di fornire prestazioni segmentate e standardizzabili che fanno perdere la comprensione del Fine del loro lavoro
• Incrementare e facilitare la comunicazione a tutti i livelli, attuando una comunicazione interattiva con gli operatori, lasciando un’adeguata autonomia di osservazione e di micro decisionalità, fondamentale per adattare le risposte alle specifiche esigenze e situazioni
• Migliorare la produttività e l’efficacia dei servizi attraverso la valorizzazione e il coinvolgimento delle risorse umane con la condivisione della politica, dell’analisi del contesto e dei rischi (si veda il documento “Analisi Contesto e Rischi), degli obiettivi e dei progetti per poter meglio coniugare l’esigenza della produttività e dell’efficienza con quella della qualità del nostro prenderci cura.
• Valorizzare le relazioni di cura con i famigliari e “ripensarli” come partner nel lavoro di assistenza
• Essere costantemente aggiornati sulle normative vigenti, mantenendo la documentazione di analisi e di procedura sempre attuale.
• Mantenere un rapporto attento e cooperativo con le istituzioni e le autorità che regolano e supportano le attività della struttura.